martedì 4 novembre 2008

TOCCARE COL CUORE che SIAMO TUTTI UGUALI


Un conto è dire o pensare che siamo tutti uguali, anche se abbiamo colori della pelle, etnie, religioni, usanze diverse, e un conto è sentirlo, vederlo, percepirlo. A me è capitato per la prima volta il primo giorno che il mio cucciolo è andato all'asilo nido. Io dovevo stare lì con lui per un'ora insieme alle maestre e gli altri bambini per farlo abituare all'ambiente. E' arrivato il rito della frutta e tutti i bimbi (tra l'anno e i 2 anni) stavano seduti sulle miniseggioline al mini tavolo, con le loro due maestremamme che stavano per fargli la magia per far comparire da sotto il canovaccio gli spicchi di mela, banana, pera nel piatto bianco di plastica. Qualcuno voleva alzarsi a giocare e gironzolare, ma tutti stavano attenti ed erano emozionati alla stessa maniera, ognuno con la sua personalità. Per me è stato tenerissimo e commovente vedere come fossero davvero tutti uguali anche se originari di tanti paesi diversi. In sezione con il mio cucciolo (che è italosenegalese) ci sono due bimbi originari delle Filippine, uno dei quali strapazza sempre tutti di baci e abbracci, un bimbo ucrainopakistano, una bimba che ha i genitori peruviani, un bimbo marocchino, un bimbo rumeno che l'anno scorso stava con una bimba italiana, mentre quest'anno dorme mano nella mano con un' altra bimba italiana, l'altra quest'anno non se lo fila più come prima, poi c'è un bimbo italiano che ha il papà che viene dal sud, ci sono Pietro, Luca, Alessandra, Giulia che ha la mamma di un paese dell'est europa che non ho ancora identificato. Vedere tutti insieme questi bambini così piccoli (le cui differenze principali stanno solo nei tratti somatici e nei più svariati colori della pelle) può far capire e sentire che il bello della loro età è che non hanno una cultura che li spinga a discriminare gli altri, nessuno di loro ha una religione, nessuno di loro sa parlare una lingua alla perfezione, ma tutti si capiscono:  ognuno di loro ha lo stesso bisogno d'amore e l'unica cultura di cui necessitano è una cultura di pace. E una cultura di pace è quella che dobbiamo costruire per stare tutti davvero bene. 

P.S. Come si può notare dalla tabellainformagenitori riguardo a quello e quanto hanno mangiato, quando c'è la pizza tutti la mangiano 2volte, mentre i finocchi non li mangia mai nessuno a parte uno (l'eccezione che conferma la regola).

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