giovedì 20 novembre 2008

un vociare appena sveglia.. sarà ora di andare in piazza

Stamattina mi sveglio... ora ho i ricordi sfasati... non so se ero appena sveglia o mezz'ora dopo... comunque sentivo da fuori credo qualche megafono..... penso mmh oggi c'è lo sciopero della CGIL (da quanto ho capito l'unico sindacato di questo paese degno di chiamarsi sindacato e non "svenditore di diritti umani" come la CISL e la UIL), guardo fuori dalla finestra: le auto non sono ancora bloccate, nessuno si è messo già a strombazzare con ignoranza incazzata, Bo?... sogno ancora o son desta? uffa saranno in Piazza Repubblica e da qua non posso vedere niente, mi sembra di sentire la voce di De Andrè, ma da quale parte esattamente arriva questo vociare manifestante?.. prima o poi incontrerò il corteo.
Ah sì, avevo finito di fare la doccia, mi stavo vestendo, il mio cucciolo si era arrampicato sul divano per vedere cosa stava succedendo fuori dalla finestra, da qui non si vede niente, le solite macchine, si mette a cercucchiare nel portacose mentre mi vesto, !no quello no!. Andiamo in sala a far colazione con latte e corn-flakes ...mangia o spaciuga? il mio inconscio lo deve vedere che si nutre ... vesto il mio cucciolo.. cerco di staccarlo dal suo tamburo per mettergli le scarpe..  si stava proprio divertendo.. ma è ora di andare all'asilo (mannaggia agli orari capitalisti), andiamo andiamo, dai fatti mettere il giubbino!: è tardi! (sempre tutti i giorni tardi, alla fine ci piace dormire più che si può...). Oh che bello! Si è seduto sul passeggino senza fare storie, che bravo bambino il mio cucciolo ribelle! Si va, si va all'asilo... cammina, cammina arriviamo in Piazza Garibaldi e vediamo dall'altro lato il concentramento di bandiere rosse con scritte blu della Fiom: Eccoli! Ma come facevo a sentirli da casa? Bo, sarà che gli altri si son trovati in Piazza Repubblica. Cammina, cammina, cammina arriviamo all'asilo: sistemo il passeggino, faccio scendere il mio cucciolo: bacio, bacio, bacio mio amore bello. "E-o-ardo!" indica con il ditino, "Si, è il triciclo di Edoardo! Hai visto?" (che bravo il mio cucciolo ha detto "E-o-ardo!", entriamo: "Eccolo Edoardo!", "Ciao" "Ciao"... andiamo nella nostra sezione,  togliamo il giubbino, togliamo le scarpe e i calzini, mettiamo le calzine antiscivolo e andiamo dalla maestra. Il mio cucciolo vuol venire in braccio: eccolo qua fra le mie braccia il mio amore grande, non so più se è lui attaccato a me o se sono io attaccata a lui mentre la maestra lo invita ad andare in braccio a lei, (che coccoloni!) La maestra lo prende, il mio cucciolo piagnucola un po' e in questo frangente di piccola disperazione ci salutiamo, tra poco sarà impegnato a giocare con una macchina e poi a vedere la magia della frutta. 
Mezza dimentica della manifestazione, penso a cosa posso prendere di merenda al mio cucciolo e mi dirigo verso la nostra fornaia di fiducia... arrivo e vedo arrivare in lontananza il corteo degli studenti e dei docenti con gli striscioni. Proprio al momento giusto! Entro in panetteria, al bancone c'è Sibilla (lei prima lavorava al bar) vede arrivare il corteo ed esclama: "Oddio! Ancora con questi scioperi!" (..ecco perchè non sono mai riuscita a legare sul serio con lei..) Io le rispondo: "Mi sembra giusto che scioperino! Il governo sta distruggendo la scuola!" e ordino 2 panini alla vaniglia, 3 pizzette e una baguette piccola. Nel frattempo entra una signora anziana che esclama: "Sono veramente furiosa! Ai miei tempi non si facevano tutti questi scioperi!", io le rispondo: "Probabilmente perchè eravate più ignoranti!", mi è uscito dal cuore e dallo stomaco, infatti lei è rimasta inebetita e non mi ha risposto. Non ho voglia di discutere, ho detto quello che avrei potuto fare a meno di dire, anche perchè non è così che si fa capire alla gente che lo stato delle cose non è quello che dipinge loro Emilio Fede o il TG1, fatto sta che l'ho detto perchè non mi ci è stato dentro, e alla fine sono pure contenta di non essermi censurata visto che io non sono sotto nessuna vigilanza, dato il mio auditel.
Esco dalla forneria e proprio in quell'istante il corteo arriva di fronte a me, cosa faccio? Vado a casa a finire di fare quello che devo fare? No, sciopero anch'io! mi unisco all'onda, l'onda ha bisogno di tutti noi, il mio da fare può aspettare, non ho niente da perdere ma solo da guadagnare: "Noi la crisi non la paghiamo!"
E così vado anch'io a urlare con quelli che scioperano "La scuola pubblica non si tocca! La difenderemo con la lotta!" e faccio scivolare fuori di me la rabbia che mi viene ad abitare ogni volta che accendo la tv per tenermi aggiornata sullo stato della nostra "democrazia". 
Arriviamo in piazza Loggia e ascolto gli interventi dei rappresentanti di quelli che sono in piazza: sono d'accordo... sotto il palco vedo la bandiera dell'A.N.P.I.: Associazione Nazionale Partigiani d'Italia: quando loro se ne saranno andati tutti chi ci sarà? Come sarà quando ci saremo noi da vecchi?: quale sarà la nostra bandiera? Avremo una bandiera? Che cosa sarà accaduto quando noi saremo vecchi?... le guerre?... 
Alla fine degli interventi sul palco  suonano dei signori sinti: 2 alla chitarra (possibile? non me lo ricordo, il secondo era proprio alla chitarra?) e uno al violino che stride fuori dal megafono. Ora torno a casa... per le scale mi sento liberata, ed apro la porta felice di essermi espressa.

Nessun commento: