giovedì 13 novembre 2008

pioggia senza permesso di soggiorno


in questa città piove piove piove, una pioggia noiosa come la giunta comunale. Bleah! Un tempo, un clima che sembra lo sfondo migliore per i tempi che corrono: con mal di gola, tosse, raffreddore e un virus dilagante che fa vomitare e prende malamente l'intestino, questa la cornice delle decisioni parlamentari: tutti che stanno male, tutti che si lamentano sia in piazza, sia per i disturbi fisici. Non ce la si può più fare. Ieri guardo gli annunci su ottopiù: 10 offerte di lavoro, almeno 3 pagine di domande di lavoro: mi è parso il picco dello sbilanciamento. 
...In questi giorni un amico senegalese del mio ragazzo è dovuto tornare dalla Norvegia per ripresentare di nuovo la domanda di rinnovo del permesso di soggiorno, è dal 2000 che vive in Norvegia e deve comunque tornare in Italia ogni anno per richiedere il rinnovo di quel cavolo di permesso di soggiorno. Ci mettono 1 anno e mezzo minimo a dartelo e dopo due mesi scade perchè il corso di validità va per esempio da marzo a marzo, ma te lo consegnano a gennaio: una vera e propria presa per il culo! E da marzo a gennaio hai in mano la ricevuta della domanda di rinnovo del permesso di soggiorno che ti obbliga a rimanere in Italia o a ritornare nel tuo paese di origine, quindi se vuoi far scalo in un altro paese europeo per risparmiare sul biglietto aereo non puoi, o se vuoi andare a lavorare in un altro paese dell'unione europea non puoi, devi aspettare quei due mesi in cui avrai in mano il vero permesso di soggiorno e non quella ricevuta maledetta: se sono tutti qui è colpa della legge Bossi-Fini (se non hai il permesso di soggiorno non puoi avere il lavoro, se non hai il lavoro non puoi avere il permesso e quindi in gran parte dei casi bisogna aspettar la sanatoria) non degli immigrati che dell'Italia ne hanno strapieni i coglioni e se ne andrebbero quasi tutti molto volentieri, e che se potessero se ne starebbero a casa loro dalle loro famiglie e non qui a soffrire di nostalgia. L'amico senegalese del mio ragazzo  ha avuto la cattiva di idea di venire a lavorare in Italia nel 1997 e quindi ha dovuto richiedere qui il permesso di soggiorno, così ora è legato a questo cavolo di paese perchè la legge dice che il permesso di soggiorno deve venire a richiederlo qui. Non è giusto! 
In ogni caso me ne andrei anch'io a vivere in Norvegia quasi quasi, sua moglie per i suoi due figli prende ogni mese all'incirca 800 euro. Anche se uno è disoccupato gli viene assegnata una casa e ha il sostegno finanziario dello stato. Se fosse così anche qui magari non esisterebbero i barboni: non è colpa dei barboni se sono barboni, è colpa dello stato, come non è colpa degli immigrati se non hanno il permesso di soggiorno, visto che per avere il permesso di soggiorno ci vuole il lavoro e i contratti a tempo determinato di 2 mesi non se li fanno volentieri certo loro e visto che non sono loro ad autolicenziarsi in massa o a mandarsi in cassa integrazione. 
La verità è che gli immigrati vengono messi in cattiva luce dai politici perchè i veri colpevoli dello schifoso stato delle cose sono loro stessi, i politici: i veri criminali in questo paese sono parecchi politici che stanno al governo e i mafiosi che li appoggiano ed è per questo che cercano di far ricadere l'attenzione sui cosiddetti "clandestini", i quali "clandestini" in realtà sono semplicemente persone come noi che sono qui per lavorare, soprattutto se qualcuno facesse loro un bel contratto di lavoro a tempo indeterminato. 

Nessun commento: