venerdì 26 dicembre 2008

e anche quest'anno Natale è passato



Stanotte il vento soffiava fortissimo... verso le 5 non riuscivo più a dormire, così mi sono alzata a fumare una sigaretta, ne ho trovata una sull'angoliera, ho acceso la tv, a quest'ora della notte fanno spesso cose interessanti: c'era un film enigmatico di cui non conosco il nome, il regista mi pareva italiano o forse francese, il periodo: anni 50? Parlava dell'amore, di un amore sofferto in un grande albergo lussuosissimo con corridoi infiniti, carrellate che parevano non finire più guidate da una voce narrante e un organo che mi facevano sentire quella ricca donna imprigionata come me, anzi peggio di me nella mia condizione di eterna precaria, come se per quella donna l'unica via d'uscita da quella stanza ingioiellata sempre aperta dovesse essere per forza l'amore di un uomo in quel palazzo di ghiaccio o fuori da lì. Mi piacerebbe tanto sapere il nome di quel film perchè quel film era così poetico anche se inquietante e gelido: ho immaginato che volesse descrivere l'aridità umana e l'incapacità, la paura di amare. Chissà a chi è venuto in mente di metterlo nel programma di rete 4 e per quale motivazione... 
.... Deve ancora arrivare la befana, ma di qui non passerà, forse...

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