giovedì 9 ottobre 2008

domani

Eccoci a domani, è arrivato oggi. Nuova giornata densa di novità per la mia vita e per il mondo. Sono e siamo, guarda caso, in una nuova fase. Cosa aspettarci da domani? Stamattina ho provato a vendere un giaccone di pelle comprato... fammi fare il conto... ho 29 anni, quando mia madre me lo comprò ne avevo all'incirca 16: 29-16 uguale 13 anni. E' ormai un adolescente, messo poche volte, un capriccio da quindicenne, parte di un passato che non voglio nemmeno ricordare, nonostante mi tocchi incontrarlo di tanto in tanto, anche per questo me ne vorrei andare lontano. La signora del negozio compra vendi scambia roba usata ora però compra solo roba selezionata: pellicce, argenteria, antiquariato: di giacche di pelle ne ha comprate già abbastanza e non ne vende abbastanza. Niente: il mio sogno di 100 euro utili in tasca è svanito, me lo sentivo: c'è crisi.
Mi sfogo comprando una tela su cui gettare il mio piccolo dolore da precaria permanente.... ho fatto solo una volta la permanente, a giudicare dalle foto non stavo così male coi riccetti biondi.
Come finire questo post? In un posto? In un posto mentale? Siamo pieni di dubbi al giorno d'oggi: avranno dubbi anche quelli là? E comunque in qualche modo ognuno si deve salvare il culo: come direbbero loro quando le telecamere si spengono. E noi o aspettiamo o reagiamo, non si può sempre stare zitti: è una questione si sopravvivenza più psicologica che monetaria e fisica a dire la verità: è un po' che non ho attacchi di panico ma non tutti hanno questa fortuna.
Sbuf... mi rallegrerò scrivendo di noi, popoli e individui che credono ancora nel domani: ma cosa c'è da credere? E soprattutto da dove si comincia? Piano piano: chi va piano va sano e lontano, non facciamoci prendere dall'odio e dal nervoso altrimenti non si conclude niente di buono: mattoncino su mattoncino una casa tutta per noi l'avremo, un grande pizzico di audacia e di coraggio e una valanga di pazienza e vedremo che qualcosa a gratis prima o poi arriverà con un bel po' di solidarietà. 
Sì respiro ancora!

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