lunedì 20 ottobre 2008

curriculum

oh che palle! questo tempo mi sta annichilendo. Mi sono vestita comoda di fretta per portare il mio bimbo all'asilo nido. Dovrei portare curriculum di qua e di là ma mi dovrei cambiare, predisporre mentalmente diversamente, truccare, mascherare, diventare quella che non sono e non ne ho affatto voglia: ho voglia di stare sbragata con la tuta. Metterò domani i jeans a sigaretta etc. etc. per convincere qualcuno a darmi uno straccio di lavoro malpagato: andrò all'ordine degli avvocati con un amica neoavvocato a portare il mio curriculum. Stamattina sono andata in bicicletta a ritirare i miei quadri che ho esposto per un mese al Living cafè, non ne ho venduto manco uno, con i quadri in questo periodo è dura, ci sono pochi soldi in giro e bla bla. Siamo all'apice dell'arricchimento dei più ricchi e all'apice dell'impoverimento dei più poveri. Spero che le banche non si mangino la liquidazione di mia madre quando andrà in pensione, altrimenti è finita davvero. Sto pensando di creare delle magliette, dato che quelle fanno più gola dei quadri e sono più abbordabili. Non so come svoltare la mattinata facendo qualcosa di costruttivo; okay sto scrivendo, e poi? Cosa diavolo faccio. Devo pranzare, il mio cucciolo lo vado a prendere alle 15.30. Mi sta venendo mal di testa. Il cielo rimane grigio, io non è che sia grigia dentro, ma mi voglio inventare qualcosa da fare... sbadiglio... mi sa che vado a fare un giro in bici, mi porto dietro il curriculum e rimango vestita così, coi pantaloni della tuta marroni danza, la felpa col cappuccio grigia e il giubbino senza maniche grigio, il mio viso è certamente più splendente dei vestiti che indosso con orgoglio sentendomi il corpo libero. Vado...

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